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Il Parco dei Mostri di BOMARZO

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silvanapat
view post Posted on 2/6/2008, 06:54




IL PARCO dei MOSTRI di BOMARZO (Viterbo)





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Il cosiddetto Parco dei Mostri di Bomarzo, in provincia di Viterbo è un complesso monumentale situato alle pendici di un vero e proprio anfiteatro naturale.

Qui Vicino Orsini fece costruire nel XVI secolo alcuni monumenti che raffigurano animali mostruosi e mitologici.

Gli architetti erano Pirro Ligorio, Jacopo Barozzi da Vignola ed altri successori.

Chiamò il parco Sacro Bosco e lo dedicò a sua moglie, Giulia Farnese (non la concubina del papa Alessandro VI).

Vi sono anche architetture impossibili, come la casa inclinata, o alcune statue enigmatiche che rappresentano forse le tappe di un itinerario di matrice alchemica.

Iscrizioni sui monumenti stupiscono e confondono il visitatore. Forse questa era l'intenzione del principe:

Voi che pel mondo gite errando vaghi di veder meraviglie alte et stupende.



Ci sono anche implicazioni morali:

Animus quiescendo fit prudentior ergo.



O forse il complesso fu fatto semplicemente "per arte" in un doppio senso della parola:

Tu ch'entri qua con mente parte a parte et dimmi poi se tante meraviglie sien fatte per inganno o pur per arte.



Scienziati storici e filologi hanno fatto parecchi tentativi di spiegare il labirinto di simboli, e hanno trovato temi antichi e motivi della letteratura rinascimentale, per esempio del Canzoniere di Petrarca, dell'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e del poema Amadigi di Bernardo Tasso.

Sono rimasti, però, talmente tanti misteri che uno schema interpretativo universale, alla fine, forse non potrebbe essere trovato.

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Bomarzo



Dopo la morte dell'ultimo principe Orsini nel 1585 il parco fu abbandonato e nella seconda metà del Novecento fu restaurato dalla coppia Giancarlo e Tina Severi Bettini, i quali sono sepolti nel tempietto interno al parco, che forse è anche il sepolcro di Giulia Farnese.

IL BOSCO SACRO




Il Parco dei Mostri di Bomarzo, noto anche come Bosco Sacro nasce nel 1552 come "Villa delle Meraviglie".
E’ un complesso artistico e culturale unico al mondo nella sua particolarità.

Le decorazioni del Parco dei Mostri di Bomarzo si sostanziano in grandi statue e sculture in peperino integrate alla perfezione nella natura del bosco, perfettamente tenuto,con vialetti alberati e grandi prati curatissimi.

LA CASA PENDENTE

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Questa è una delle costruzioni più strane del Parco dei Mostri di Bomarzo.

Una casa pendente costruita sopra un masso inclinato.

E' naturalmente inabitabile e senza suppellettili all'interno ma è possibile entrarvi ed il visitatore resta sorpreso e prova uno strano senso di squilibrio fisico.

E' una delle prime realizzazioni del Sacro Bosco e probabilmente fu fatta edificare da Giulia Farnese nel 1555 quando Vicino era prigioniero in terra straniera.

Forse il significato vero della sua pendenza prescinde dalla volontà di stupire comune alle altre realizzazioni del Giardino e vuole rappresentare metaforicamente il rischio, poi scampato, della rovina della famiglia a causa della prigionia del coniuge.

In altre parole, sotto i colpi dell'avversa fortuna, la "casa" Orsini minaccia rovina ma resiste e non cede.

IL GIGANTE

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Questa gigantesca scultura presente nel sacro bosco rappresenta quasi con certezza un episodio dell'Orlando Furioso: l'eroe, assalito dalla follia a causa della passione per Angelica, si è liberato dell’ armatura.

Incontra un pastorello che aveva l'unico torto di contendergli il passo e lo squarta tenendolo per i piedi.

A fianco della scultura sono poste due iscrizioni, di cui una decisamente rovinata ma con un prezioso riferimento ad Orlando.

LA TARTARUGA

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Questa tartaruga di pietra, dominata dalla fama alata si trova a fianco della fontana di Pegaso ed il suo sguardo è diretto verso la testa dell'Orca.

E' evidente nella figura femminile posta sul dorso della tartaruga la classica iconografia della Fama alata.

In origine essa portava due tube: l'una allusiva alla buona, l'altra alla cattiva sorte.
La fama alata poggia un solo piede su un globo, essendo l'altro sospeso in aria; segno evidente di instabilità che l'accomuna alla Fortuna raffigurata dal Colonna nel Sogno di Polifilo con il piede sinistro poggiato su un globo, sporgendo l'altro nel vuoto.

In questo senso l'Orca con le fauci spalancate che viene incontro alla tartaruga, parrebbe sottolineare la situazione di pericolo da cui può salvaguardare solo una condotta prudente e tempestiva.


L'ELEFANTE

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Si tratta di un elefante in assetto da battaglia che tiene tra le sue fauci un soldato nemico, forse un centurione romano.

Questa scultura è probabilmente un omaggio alle imprese di Annibale.

CERBERO

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Cerbero è una figura della mitologia greca, era il cane a tre teste dell'Ade, uno dei mostri che erano a guardia dell'ingresso del mondo degli inferi.

Le sue tre testa stavano ad indicare la distruzione del passato, del presente e del futuro. Era figlio di Tifone e di Echidna, metà donna e metà serpente.

Re Euristeo impose ad Eracle la sua cattura, facendone la sua undicesima fatica.

Suoi compiti di guardiano erano:divorare coloro che tentassero di fuggire dall'Ade,accogliere i nuovi arrivati impedire l'accesso ai viventi.

Fallì in questo suo compito con Orfeo che, volendo recarsi nell'Ade per riprendere e riportare in vita l'amata Euridice, lo incantò con il suono della sua lira e con la Sibilla Cumana che, per aiutare Enea ad entrare, lo distrasse con una focaccia di farro ("offa") inzuppata in vino drogato.

Talmente terrorifico era l'aspetto di Cerbero da mutare in pietra chiunque lo guardasse.

PLUTONE

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Il gigantesco personaggio accigliato e barbuto seduto con alla destra un mostro marino con le fauci spalancate è di dubbia attribuzione.

C'è chi lo indica come Nettuno, il dio del mare, e chi invece lo ritiene Plutone, dio degli inferi.

In effetti la vistosa cornucopia di cui si fregia (Plutone era considerato un dio ricco), la vicinanza del grande Orco con la bocca spalancata che rievoca l'ingresso dantesco, la presenza, a poca distanza, del cane Cerbero, custode degli Inferi e della moglie Proserpina farebbero propendere proprio per la seconda ipotesi.

IL DRAGO

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I draghi sono creature mitico-leggendarie, presenti nell'immaginario collettivo di molte culture come esseri sia malefici che benefici.

La presenza della figura mitologica del drago in moltissime culture in varie parti del mondo indica che il drago nasca come spiegazione del ritrovamento di fossili di dinosauro, altrimenti impossibili da spiegare.

Nella mitologia cinese il drago è una bestia che è composta da varie parti di animali, ha il muso da coccodrillo, il corpo di serpente, la criniera e gli artigli da tigre, le corna da cervo.

È considerato un essere positivo e di grande saggezza, tanto che il trono dell'imperatore cinese era detto il Trono del Drago, e la sua faccia il Volto del Drago.

RECENSIONE da "BELLA ITALIA"

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Il parco dei Mostri di Bomarzo nasce da un atto d’amore del Principe Pier Francesco Orsini, “sol per sfogare il core”, rivolto all’amatissima moglie Giulia Farnese, passata a miglior vita.

Il parco venne ideato nel 1552 dall’architetto Pirro Ligorio (che dopo Michelangelo completò la Basilica di San Pietro in Roma).

La denominazione di “Parco dei Mostri” deriva dal fatto che nella fitta vegetazione del parco sono disseminati 24 enormi mostri di pietra.

Draghi, elefanti, balene, tartarughe, orchi con fauci spalancate, lotte tra giganti e persino una casa pendente, tra le altre opere, sono infatti la caratteristica saliente di questo parco davvero unico nel suo genere. Il cui percorso pare essere ispirato all’opera letteraria “Il sogno di Polifilo”, di Francesco Colonna, dove il protagonista del racconto svolge un’immaginaria peregrinazione in ricordo dell’amata Polia, scomparsa prematuramente.

Altri percorsi del parco, invece, sembrano rifarsi alla “Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso.

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Per la prima volta al mondo, dopo quattro secoli, la decifrazione completa di tutte le statue del meraviglioso Giardino di Bomarzo.Un libro destinato a tutti gli appassionati di Alchimia e Simbolismo dell’Arte. Con 200 immagini alchemiche e numerose foto in bianco e nero.



FONTI:
WIKIPEDIA
http://www.infoviterbo.it/

Edited by silvanapat - 2/6/2008, 08:58
 
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Vany!
view post Posted on 2/6/2008, 11:34




Wow un giorno voglio andarci anch'io! :yahoo4lu.gif: Brava Silvy! :025.gif:
 
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